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Posted: 11 Sep, 2023 @ 3:48pm
Updated: 12 Sep, 2023 @ 9:27am

Un tempo le battaglie tra Digimon e Pokémon furono molto considerevoli tra ragazzini, accostando nel mezzo proprio il loro fulcro che più li accomunava: l'uomo che possiede una strana creatura come partner e le loro bizzarre evoluzioni.
I Pokémon ovviamente hanno avuto un successo decisivo a differenza dei loro più acerrimi "rivali.", un successo che non si può nemmeno mettere a confronto.
Ma nonostante questo, chi conosce i Digimon non dà importanza a queste cose, perché sa perfettamente che entrambi i franchise puntano su obiettivi completamente diversi.
Il desire che spinge i Pokémon può considerarsi molto semplice e poco profondo, ma il suo vero potere sta nello "sport" che si è creato e nel piacere di collezionare le varie creature; non mancando qualche momento più emotivo tra "Padrone" e "Creatura".
Digimon invece sceglie delle corde ben diverse: non viene mosso da una passione di un ragazzo, ma costringe quello stesso ragazzo a dargli un dovere e un motivo per non mollare.

Digimon Survive è una visual novel di un progetto partito con un budget molto piccolo rispetto ai precedenti giochi, ma per una serie di motivi, che ritardarono anche la sua uscita, fu ridimensionato.
Il gioco in questione ci pone due sistemi di scelta: uno si basa sul karma del nostro protagonista, che influenza le varie digievoluzioni del nostro Digimon (Agumon anziché diventare Greymon può diventare Tyrannomon); l'altro si tratta delle varie affinità che avremo con i vari personaggi all'interno dell'opera e sarà proprio questo sistema ad influenzare la via che percorreremo nella storia, dovendo stare attenti alle scelte/risposte che daremo.

Partite dal presupposto che la trama di Digimon Survive è completamente diversa dalla storia che conoscete:
non si tratta di un mondo digitale, non ci sono Digivice e non ci sta il portatile che ti indica il livello del Digimon che avete incontrato per la prima volta, nonostante alcuni elementi che danno quella sensazione di "elettronico" ci sono, ma come mero contorno.
Possiamo definirla una sorta di "variante" o reboot su questo aspetto.
Ci avviciniamo molto alle mitologie che toccano gli Yokai, infatti non mancano delle pagine (trattasi di collezionabili) che raccontano di questi "Kemonogami" (i Digimon) che risalgono addirittura ai periodi dei vari shogunati.

E' giusto mettere in evidenza che la storia, per quanto ben scritta, non è priva di momenti lenti.
Infatti vi metto subito in guardia riguardo all'introduzione, perché passerà un bel po' di tempo prima di vedere i primi Digimon ed iniziare la prima battaglia.
E' chiaro che è stato deciso per dare quella sensazione di scoperta al giocatore, cercando di metterlo come si deve nei panni del protagonista.
Ma ci saranno altri momenti dove magari si noterà una certa lentezza.
Ovvio che si tratta di una visual novel, a ben vedere, sia chiaro, ove il fulcro sta proprio nei testi.
Tuttavia, voglio anche far notare che questa storia è eccessivamente piena di elementi cupi, angoscianti, violenti e con alcune dosi da horror.
Tutto accompagnato da un accompagnamento sonoro di ottima fattura e un doppiaggio giapponese sublime (che è l'unica lingua disponibile nel parlato, per i testi potete trovarne altre, italiano compreso)

Passando negli ultimi elementi di Gameplay, Digimon Survive ci porrà delle fasi di combattimento e di esplorazione, ma è giusto tener presente che questi non sono gli elementi fondamentali del gioco.
L'esplorazione ci dà la possibilità di trovare oggetti, ovviamente, però visto il tipo di gioco è molto, ma molto marcata: siamo dentro una stanza, se selezioniamo il telefono potremo notare delle interferenze nello schermo poste in alcuni piccoli punti; con un semplice click, si raccoglie l'oggetto che stava dietro queste interferenze.
E non solo, esplorando i vari punti chiave del luogo senza l'ausilio del telefono, il nostro protagonista potrà trovare sempre qualche oggetto e/o addirittura un Digimon ostile.
Il tutto dipende in che punto siamo arrivati nella storia, visto che durante i nostri spostamenti nelle varie zone possiamo parlare con gli altri personaggi per migliorare la nostra affinità.

I combattimenti invece si basano su una delle classiche strategie a turni, sebbene non abbiamo delle vere e proprie meccaniche profonde ma siamo proprio su un livello basilare nel genere.
Nei momenti liberi della storia avrete la possibilità di farvi amici dei nuovi Digimon, che incontrerete nelle fasi esplorative, e questo comporterà o il reclutamento nel party oppure, sempre a vostra scelta, facendovi regalare un oggetto; ma prima di ciò il Digimon in questione vi porrà delle domande e voi dovrete dargli delle risposte consone al suo carattere, o in extremis lui vi attaccherà.
Con gli oggetti in questione ci sarà la possibilità di potenziare i Digimon e fargli equipaggiare alcuni talismani in grado di donare a loro alcune abilità, ma è giusto ribadire -> sempre.. in modo.. basilare.
A eccezione dei Digimon protagonisti, quelli che "cattureremo" per evolversi necessiteranno di alcuni oggetti specifici.
Una volta evoluti, però, non avremo la possibilità di farli ritornare allo stadio primario (mafia moment.)
Come difficoltà non siamo al cospetto di una cima, sebbene troverete dei momenti ostici.

Nel gioco sono disponibili ben 113 Digimon, molti tra i più iconici e alcuni degli ultimi arrivati.

Personalmente questa tipologia di gioco lo trovo più sensato per un formato portatile, tipo per Nintendo Switch è perfetto.
E' un prodotto per una nicchia di giocatori, ma chi apprezza questo genere non può non giocarlo.

"Martello a tamburo!"
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