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Posted: 3 Jul, 2015 @ 12:17pm
Updated: 3 Jul, 2015 @ 12:18pm

Se cercate uno stealth game con tutti i crismi, realizzato con ogni cura possibile verso tutti gli aspetti tipici del genere, allora avete trovato il gioco che fa per voi.

Mark of the Ninja è uno titolo dalla struttura stealth bidimensionale sviluppato da Klei Entertainment, e si contraddistingue fin da subito per la profondità delle sue meccaniche, solo apparentemente semplici e dirette, nonché per uno stile visivo molto caratteristico, che richiama da vicino le opere del mai troppo lodato cartoonist Genndy Tartakovsky. Il giocatore, che impersona un innominato membro di un clan di ninja moderni, deve attraversare 12 livelli ricchi di sfide e mai uguali fra loro. La trama si configura come gradevole ma nulla di più, ma è l'ottimo ritmo di gioco uno dei veri punti forti del titolo: fin dall'inizio al giocatore vengono offerti numerosi strumenti e poteri particolari con i quali poter affrontare i nemici e superare le situazioni proposte; si viene spinti ad esplorare attentamente i livelli, che si presentano immediatamente non lineari e caratterizzati da numerosi passaggi segreti e diverse vie d'accesso sviluppate anche in verticale, e a sbarazzarsi dei nemici cercando di non far scattare nessun allarme, sfruttando appieno il proprio arsenale di gadget oppure utilizzando le classiche uccisioni silenziose.

Testimonianza della grande varietà offerta dal gameplay è il sistema di punteggi, che assegna punti aggiuntivi nel caso in cui, per esempio, non venga uccisa alcuna guardia (facendo quindi quella che in gergo viene chiamata una "pacifist run", un tipo di approccio al gioco da sempre molto apprezzato dagli amanti del genere), oppure utilizzando abilità e uccisioni particolari, oppure ancora nascondendo i corpi nei cassonetti dell'immondizia, e così via. Tali punteggi, se particolarmente elevati, contribuiscono (assieme ai collezionabili e alle mini-sfide proposte da ogni livello) a sbloccare i cosiddetti "punti onore", mediante i quali è possibile acquistare ulteriori abilità o potenziamenti per gli strumenti di morte utilizzabili.

Quello di Mark of the Ninja è quindi un sistema di gioco semplice ma sempre vario e coinvolgente, che i ragazzi di Klei Entertainment hanno saputo adattare magistralmente ad un contesto bidimensionale. Sono presenti alcuni piccoli problemi con il sistema di controllo, che può dimostrarsi a volte un po' impreciso, ma tale difetto non toglie nulla ad una esperienza complessiva che rimane sempre elegante, godibilissima e mai banale.
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