Final Fantasy VIII per me non è un videogioco come gli altri, è una parte della mia personalità. Se non l'avessi mai giocato per la prima volta in quell'estate del 2000, sarei un uomo diverso. Mi cucii addosso il personaggio di Squall come il primo abito di sartoria. Da anni porto al collo una replica del suo ciondolo, come un memento. L'avatar su Steam ed in generale firme e tracce personali in internet hanno spesso un riferimento a FF VIII. Quando fu annunciato il suo lancio all'E3 di quest'anno mi sentii di nuovo come se avessi 14 anni.
Insomma, sono sfacciatamente di parte. Se non avete mai giocato FF VIII, questa remastered, nonostante mille pecche ed un generale senso di superficialità da chi l'ha sviluppata, è un must play. Non ascoltate le solite maldicenze di chi da ragazzino evidentemente non aveva capito il junction system o si aspettava un FF VII - 2 anziché un capitolo nuovo di pacca: FF VIII è un capolavoro di tecnica (ovviamente se si pensa al suo anno di rilascio. il 1999), di gameplay e con una trama validissima, sebbene capisco come quest'ultima vada sempre a gusti personali, con personaggi quasi tutti verosimili e non solo stereotipati. Inoltre ha senza dubbio la colonna sonora migliore di tutta la saga ed una delle migliori della storia del videogioco.

Può sembrare strano, ma tolti i vari asset come ad esempio la mappa, FF VIII remastered è stato riscritto da zero. Capisco che oggi spendere tanti soldi e tanto tempo, con Square-Enix ormai totalmente concentrata su FF VII Remake, sarebbe impensabile, ma il desiderio personale di vederlo rimesso meglio a nuovo c'era tutto. Gli unici effettivi vantaggi che offre rispetto all'esperienza originale sono il frameskip (ideale per quando c'è da grindare, soprattutto con le magie da minare) e l'autosave ogni qual volta si ritorna nella world map, anche dopo ogni singola battaglia, obbligata o random che sia. Il no encounters è solo un modo per risparmiarsi l'abilità di Diablos; mentre l'invincibilità non serve a nulla se si è bravi a buildare i junction come me. I modelli dei personaggi principali e delle summon (la censura a Siren è stata patetica) sono nella sufficienza per gli standard attuali, mentre sfondi e modelli della mappa o di personaggi secondari sono rimasti quelli di due decadi fa, e sono un dito nell'occhio. Le carte invece sono state rifatte molto bene, perché anche se il mondo è a un passo dal disastro è sempre tempo per una partita! ;)
Ma ciò che conta davvero è cosa si prova dopo due decenni a rigiocarci: nonostante sia sempre lo stesso gran FF VIII che fu, siamo noi ad essere più maturi (per non dire vecchi) e quindi più attenti ai dettagli ed ai messaggi che il gioco ha sempre avuto, ma che non avevamo colto all'epoca. Ci hanno aspettato nel giardino dei nostri ricordi d'infanzia, fino a quando ci hanno visti arrivare, tenendo fede alla promessa data.