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60.9 godz. łącznie
"Sette azioni su dieci non arrivano a conclusione."

Un generale disse "Una lama è più precisa di un proiettile, perché non è imprevedibile" e Sakai Jin inciderebbe ben volentieri queste parole sulla sua katana.
Le vicende narrative seguono proprio Sakai Jin nel periodo dell'invasione mongola del Giappone, samurai costretto ad utilizzare metodi di uccisione che vanno contro l'etica del suo codice d'onore.
L'impero mongolo è un drago nelle vesti di un orso i cui artigli puntano sulle mistiche e proibite isole giapponesi.
Khotun Khan, cugino di Kublai Khan, intende prendere quelle isole come l'orso in vista del miele.

Ghost of Tsushima è, in linea di massima, un videogioco d'avventura con tanti elementi visti su altri titoli, dove il suo principale scheletro compone l'open world.
Quello che lo caratterizza meglio è nel suo combat system, dato che il nostro Jin farà uso delle varie forme presenti nel gioco: adattivo, dinamico e libero, senza l'assistenza di un lock-on, la tipologia dei nostri avversari ci farà cambiare il nostro schema.
Con l'avanzare della nostra avventura non mancherà di certo un sistema di notorietà e una progressione del nostro protagonista, che presenta una quantità discreta di rami da poter sbloccare.
Altro fattore molto gradito sono i duelli, ove daranno il via a dei momenti impattanti, sebbene potrebbero sembrare un po' ridondanti per via dei generali mongoli.
Qualche inciampo si presenta, però, nei nemici, che si muovono con la classica formula vista in altri titoli e con una IA non particolarmente sveglia nelle fasi stealth.
Ciò non mina tanto quella che sarà la vostra esperienza principale, ma perde un po' la credibilità delle situazioni; anche sul fattore che gli invasori mongoli usano le proprie cavalcature in una maniera troppo, troppo minima per via dell'aspetto trascurato delle montature, efficaci principalmente per i viaggi e non tanto per combattere.
Sicuramente meritava molte più attenzioni, anche per donare al nostro protagonista qualche arma in più, ma nel complesso rimane molto appagante e molto fluido.

La sua firma più importante, tuttavia, risiede nella sua fantastica atmosfera che rispecchia molto bene il Giappone Feudale, con musiche che accarezzano la nostra avventura senza uscire dal proprio contesto.
Ma se da un lato abbiamo il fascino incontrastato, dall'altra parte non mancherà la solita formula vista e rivista, perché Ghost of Tsushima è lo standard a cui siamo abituati da tanto tempo nel genere open world: gli avamposti mongoli o i villaggi occupati sono, per dire, i nostri accampamenti di Far Cry.
Ci sono tante cose da poter fare, indubbiamente, ma non tutti si faranno trasportare - nuovamente - a lungo.

La Director's Cut introduce alcune novità interessanti al fine di approfondire ulteriormente la nostra esperienza, quella più importante è senza dubbio il DLC, che apre una nuova zona.
Quello che è stato svolto nel DLC - senza rovinare nulla - avrebbe solo giovato al gioco base, specialmente nell'aspetto più interno del nostro protagonista

Il viaggio di Jin è sicuramente molto affascinante e piacevole con degli interessanti risvolti narrativi, sebbene alcuni personaggi con cui il nostro protagonista legherà non doneranno lo stesso effetto a noi videogiocatori.
L'esperienza composta da Sucker Punch merita di essere giocata, dato che il titolo riesce a intrattenere bene.
Si poteva fare di meglio, dato che nel complesso, pur essendo molto piacevole, si vede che manca spesso una grinta spietata, ma già da quanto visto nel DLC è probabile che Sucker Punch abbia capito la direzione giusta da prendere.
Opublikowana: 6 lipca 2024.
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20.6 godz. łącznie
"Niente invecchia più rapidamente dell'avanguardia."

Esistono titoli in grado di resistere alla prova del tempo, continuando a stupire anche dopo più di 20 anni dal loro rilascio.
Fallout 1 non vuole resistere ma preferisce deteriorarsi, fregandosene del proprio stato.
E' il suo controsenso: più si deteriora, più si indurisce.
Nell'ottica del gioco, visto proprio dalla sua prospettiva, il suo scopo è di contrastare il giocatore in ogni modo possibile nel concludere l'avventura, giocando sporco con la Sua prova del tempo nei nostri confronti, pure dopo decine e decine di ore.
Questo è Fallout.

Quando caddero le bombe nel 2077, in quella che fu la Grande Guerra, scaturita dal conflitto sino-americano, il mondo vide la sua fine nelle 2 ore più fatali della sua storia.
La devastazione lasciata dalle bombe atomiche diede al mondo una forma degradata senza precedenti, donando all'umanità nuovi pericoli come le radiazioni, mutanti, ideologie atte a legalizzare nuove forme di violenza.
Alcuni "fortunati" hanno avuto il piacere di entrare, vivere e nascere dentro dei bunker antiatomici, chiamati Vault, strutture preventive a resistere alla grave calamità scatenata dalla guerra.

Noi siamo uno degli abitanti di questi Vault - precisamente il Vault 13 - e il nostro compito sarà quello di recuperare un nuovo microchip per la purificazione dell'acqua, essenziale per la sopravvivenza interna del rifugio; così inizia la nostra entrata nell'anno 2161.
Fallout è un videogioco di ruolo a visuale isometrica, con i suoi elementi tipici del genere.

Le abilità principali, dette S.P.E.C.I.A.L., saranno le nostre caratteristiche primarie atte a dare una tipologia di gioco unica, selezionabili ad inizio partita: assassini, ladri, scienziati, trogloditi e chi volete essere.
Oltre alle abilità principali (Forza, Intelligenza, Agilità e così via), il gioco offre anche diverse altre capacità secondarie capaci a migliore il nostro stile di gioco, migliorabili con il progredire dell'esperienza.
La grande quantità offerta nel caratterizzare il personaggio, fidatevi, può cambiare molto il vostro stile nel progredire con l'avventura.
Ecco, quello che Fallout offre è proprio una grande libertà di agire e nel proseguire nella sua storia.

Partiamo da questo presupposto: l'HUD è la nostra chiave per concludere Tutte, ma proprio Tutte le azioni necessarie nel gioco.
In basso a sinistra - che è il nostro Pip-Boy 2000 - ci saranno date (Tutte) le informazioni necessarie che ci circondano, le nostre azioni che facciamo, i danni che rechiamo e riceviamo, per esempio.
Usciti dalla caverna che nasconde il nostro Vault, quello che ci apparirà è una sorta di mappa ove muoveremo il nostro protagonista per raggiungere le determinate aree da poter esplorare.
Durante i nostri spostamenti non potranno mancare determinati eventi, come l'incrociare dei banditi o di qualche mercante, sebbene molto spesso siano del tutto frivoli e noiosi.
Le zone esplorabili sono ben fatte e condite con un accompagnamento sonoro da rispecchiare molto bene il mondo di gioco.

Le città saranno piene di NPC, alcuni dei quali ci potranno accompagnare per tutta l'avventura, che ci daranno la possibilità di parlare, barattare e avviare qualche missione.
Soffrirà di qualche ripetizione di determinati modelli di cittadini, sicuramente, fattore che potrà far storcere il naso a qualcuno.
Molte missioni presentano svariate soluzioni, completabili con metodi come diplomazia, combattimento, scienza o furtività.
Tutto ciò comporterà svariate conclusioni e saranno mostrate nel finale che prenderemo.
Il combattimento è un sistema a turni basato su un sistema di Punti Azione. Determinate azioni consumano più punti di altre: l'aprire l'inventario comporta tanti costi.
Quello che farà molto a caso nostro è la possibilità di tenere a portata ben due armi in slot ove è possibile utilizzare determinati oggetti, oltre a non costare nessun punto azione in combattimento durante il cambio di questi.
L'armamentario di certo potrà ricoprire i gusti di tutti: armi da fuoco, da corpo a corpo, laser, al plasma, mitragliatrici pesanti, lanciamissili e vari tipi di esplosivi.
Nel combattimento ci sarà, inoltre, un sistema di puntamento, detto SPAV, in grado di farci selezionare le varie parti che compongono un nemico, ma ciò comporterà un maggior consumo di punti azione, oltre a un maggior rischio di sbagliare il colpo (sempre dettate dalle vostre abilità, naturalmente).

A livello di atmosfera Fallout fa ancora la sua figura, dopo tanti anni; una vera e propria satirica presa negli anni 50 sulla questione nucleare.
Il livello di scrittura raggiunge alti livelli e i dialoghi dei personaggi sono ben impastati da essere credibili e minacciosi, ponderando dalla loro un grande doppiaggio.

Per l'epoca fu un qualcosa di magistrale, specie per le tante animazioni - che siano dei piccoli sprite e non - che giravano all'epoca e ciò comportava delle belle risorse di memoria.
Tanto di cappello per il lavoro svolto su alcuni NPC da renderli piuttosto credibili, considerando il lavoro svolto durante lo sviluppo e le numerose tecniche adottate.
Fallout offre tante belle cose a noi giocatori, ma proprio tante.
Però - e qui bisogna dirlo - Fallout sente il peso degli anni come un ponte romano, lasciando qualche azione molto macchinosa, specialmente nell'utilizzo di determinati oggetti e, soprattutto, negli scambi con i mercanti.

I nostri compagni, che ci sarà sempre data la possibilità se portarli o meno, sono utili come un fiammifero in un incendio; inoltre si riveleranno anche pericolosi nei nostri confronti, dato che potrebbero colpire noi anziché un nemico.

Anche il dover raccogliere gli oggetti risulterà fastidioso per i neofiti al gioco, dato che la raccolta di oggetti da terra non è facilmente visibile, specialmente nelle zone anguste e buie.

Le missioni non saranno del tutto chiare e, anzi, nonostante l'obiettivo ci sarà chiaro - sempre se riprendete il gioco dopo giorni dall'ultima sezione - non mancheranno momenti ove determinati azioni richiederanno quel tipo di oggetto che, nonostante l'utilizzo, apparirà inefficace, perché è vecchio.
Se serve una radio per aprire delle porte, dovete fare ben 4 azioni per utilizzarla: prenderla dall'inventario, metterla in uno dei 2 slot principali, selezionarla e portarla col puntatore sull'altro oggetto necessario.

Ecco, questo ormai è il suo tipo di sfida, il dover ripetere sempre le stesse azioni si paleserà spesso, perché sente il peso degli anni.
Anche la reazione degli NPC non sarà particolarmente sveglia: se un personaggio ci chiederà di parlare con un suo conoscente, quest'ultimo ci porrà le solite discussioni e non darà nulla di realmente concreto.

Per un neofita potrà apparire qualche muretto all'inizio, ma capite determinate meccaniche e l'HUD il gioco si farà proseguire.
Certo, come detto sopra, Fallout farà di tutto per ostacolarvi e non mancherà a tenere nascosto qualche asso per voi.
Tutto sommato è un titolo che per gli amanti del genere non possono mancare.
Ha uno stile fortemente ispirato da svariati generi ma riesce comunque a distinguersi, a rendersi più personale.

Non ha mancato nemmeno la sua offerta di grande libertà donata al giocatore, ponendo partite diverse.
Passa da un estremo all'altro con tutto quello che lo compone, specialmente sulla difficoltà farraginosa.

Fallout indubbiamente ha delle idee che non sono per niente invecchiate. Davvero.
Ma d'altra parte il peso degli anni lo sente, eccome se lo sente.
Fallout è la prima satirica di questa serie, serie che non mancherà ad esporsi come una delle più grandi esponenti nel genere RPG.

Come scrissi sopra, a dire il vero Fallout non si è deteriorato.

Facciamo questo esempio storico: l'impero romano è stato indubbiamente un grandissimo impero, ma ora sono rimaste testimonianze, rovine, strade e ponti.
Fallout 1 è come attraversare quei ponti, ponti induriti dal tempo.
Opublikowana: 22 maja 2024.
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33.9 godz. łącznie
Un tempo le battaglie tra Digimon e Pokémon furono molto considerevoli tra ragazzini, accostando nel mezzo proprio il loro fulcro che più li accomunava: l'uomo che possiede una strana creatura come partner e le loro bizzarre evoluzioni.
I Pokémon ovviamente hanno avuto un successo decisivo a differenza dei loro più acerrimi "rivali.", un successo che non si può nemmeno mettere a confronto.
Ma nonostante questo, chi conosce i Digimon non dà importanza a queste cose, perché sa perfettamente che entrambi i franchise puntano su obiettivi completamente diversi.
Il desire che spinge i Pokémon può considerarsi molto semplice e poco profondo, ma il suo vero potere sta nello "sport" che si è creato e nel piacere di collezionare le varie creature; non mancando qualche momento più emotivo tra "Padrone" e "Creatura".
Digimon invece sceglie delle corde ben diverse: non viene mosso da una passione di un ragazzo, ma costringe quello stesso ragazzo a dargli un dovere e un motivo per non mollare.

Digimon Survive è una visual novel di un progetto partito con un budget molto piccolo rispetto ai precedenti giochi, ma per una serie di motivi, che ritardarono anche la sua uscita, fu ridimensionato.
Il gioco in questione ci pone due sistemi di scelta: uno si basa sul karma del nostro protagonista, che influenza le varie digievoluzioni del nostro Digimon (Agumon anziché diventare Greymon può diventare Tyrannomon); l'altro si tratta delle varie affinità che avremo con i vari personaggi all'interno dell'opera e sarà proprio questo sistema ad influenzare la via che percorreremo nella storia, dovendo stare attenti alle scelte/risposte che daremo.

Partite dal presupposto che la trama di Digimon Survive è completamente diversa dalla storia che conoscete:
non si tratta di un mondo digitale, non ci sono Digivice e non ci sta il portatile che ti indica il livello del Digimon che avete incontrato per la prima volta, nonostante alcuni elementi che danno quella sensazione di "elettronico" ci sono, ma come mero contorno.
Possiamo definirla una sorta di "variante" o reboot su questo aspetto.
Ci avviciniamo molto alle mitologie che toccano gli Yokai, infatti non mancano delle pagine (trattasi di collezionabili) che raccontano di questi "Kemonogami" (i Digimon) che risalgono addirittura ai periodi dei vari shogunati.

E' giusto mettere in evidenza che la storia, per quanto ben scritta, non è priva di momenti lenti.
Infatti vi metto subito in guardia riguardo all'introduzione, perché passerà un bel po' di tempo prima di vedere i primi Digimon ed iniziare la prima battaglia.
E' chiaro che è stato deciso per dare quella sensazione di scoperta al giocatore, cercando di metterlo come si deve nei panni del protagonista.
Ma ci saranno altri momenti dove magari si noterà una certa lentezza.
Ovvio che si tratta di una visual novel, a ben vedere, sia chiaro, ove il fulcro sta proprio nei testi.
Tuttavia, voglio anche far notare che questa storia è eccessivamente piena di elementi cupi, angoscianti, violenti e con alcune dosi da horror.
Tutto accompagnato da un accompagnamento sonoro di ottima fattura e un doppiaggio giapponese sublime (che è l'unica lingua disponibile nel parlato, per i testi potete trovarne altre, italiano compreso)

Passando negli ultimi elementi di Gameplay, Digimon Survive ci porrà delle fasi di combattimento e di esplorazione, ma è giusto tener presente che questi non sono gli elementi fondamentali del gioco.
L'esplorazione ci dà la possibilità di trovare oggetti, ovviamente, però visto il tipo di gioco è molto, ma molto marcata: siamo dentro una stanza, se selezioniamo il telefono potremo notare delle interferenze nello schermo poste in alcuni piccoli punti; con un semplice click, si raccoglie l'oggetto che stava dietro queste interferenze.
E non solo, esplorando i vari punti chiave del luogo senza l'ausilio del telefono, il nostro protagonista potrà trovare sempre qualche oggetto e/o addirittura un Digimon ostile.
Il tutto dipende in che punto siamo arrivati nella storia, visto che durante i nostri spostamenti nelle varie zone possiamo parlare con gli altri personaggi per migliorare la nostra affinità.

I combattimenti invece si basano su una delle classiche strategie a turni, sebbene non abbiamo delle vere e proprie meccaniche profonde ma siamo proprio su un livello basilare nel genere.
Nei momenti liberi della storia avrete la possibilità di farvi amici dei nuovi Digimon, che incontrerete nelle fasi esplorative, e questo comporterà o il reclutamento nel party oppure, sempre a vostra scelta, facendovi regalare un oggetto; ma prima di ciò il Digimon in questione vi porrà delle domande e voi dovrete dargli delle risposte consone al suo carattere, o in extremis lui vi attaccherà.
Con gli oggetti in questione ci sarà la possibilità di potenziare i Digimon e fargli equipaggiare alcuni talismani in grado di donare a loro alcune abilità, ma è giusto ribadire -> sempre.. in modo.. basilare.
A eccezione dei Digimon protagonisti, quelli che "cattureremo" per evolversi necessiteranno di alcuni oggetti specifici.
Una volta evoluti, però, non avremo la possibilità di farli ritornare allo stadio primario (mafia moment.)
Come difficoltà non siamo al cospetto di una cima, sebbene troverete dei momenti ostici.

Nel gioco sono disponibili ben 113 Digimon, molti tra i più iconici e alcuni degli ultimi arrivati.

Personalmente questa tipologia di gioco lo trovo più sensato per un formato portatile, tipo per Nintendo Switch è perfetto.
E' un prodotto per una nicchia di giocatori, ma chi apprezza questo genere non può non giocarlo.

"Martello a tamburo!"
Opublikowana: 11 września 2023. Ostatnio edytowane: 12 września 2023.
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14.8 godz. łącznie
Prezto, 'a navetta! Ci 'zerve per caricare il Marchio, 'zenza quella non ce la faremo!
Amelia, 'zmettila di 'ztutterare cozì, 'tacci tua, dobbiamo prendere 'a navetta.

'Zto facendo 'zcendere 'a navetta, 'ziztemi di carico e automatico non rizpondono. Dovrai dizattivare la gravità dell'hangar e portare manualmente il Marchio 'zotto 'a navetta.

Ao, 'zbrigate, dobbiamo fuggire ora!

'A navetta, me 'ztanno a incula 'a navetta!


Tutto questo ben di Dio che cita il grande Dario Argento nel remake non ci sta.
E con ciò sconsiglio tale remake.
Indignato.
Opublikowana: 19 lutego 2023. Ostatnio edytowane: 28 stycznia 2024.
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50.8 godz. łącznie (48.0 godz. w momencie publikacji recenzji)
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"Suono il mio pianoforte prima che arrivi l'incendio."

Gli sviluppatori dietro a questo titolo possiedono un curriculum piuttosto discreto, sebbene non ci siano tantissimi FPS su di esso, ma sulla Seconda Guerra Mondiale si vede un noto interesse, guardasi Hell Let Loose.

L'ambientazione di gioco non è tanto ricercata, considerando le tante "tirate" di titoli incentrati sullo spazio usciti negli ultimi anni e ancora previsti nei prossimi avvenire, ma lo stile retro-futuristico lo rende più particolare del previsto.

La Grande Guerra ha praticamente devastato il globo, nel mentre le maggiori potenze sono riuscite ad avviare - in largo anticipo - una corsa e allo stesso tempo una vera conquista armata nello spazio.

Noi siamo dei semplici mercenari e il nostro compito è accettare i vari contratti, che non faranno altro che darci le classiche ricompense e migliorare le relazioni con le varie fazioni di gioco per poi completarli in giro per le varie mappe in cui guideremo proprio la nostra navicella, che variano tra spazioporto, carcere spaziale, miniera e avamposto militare, senza dimenticare la possibilità di abbordare le varie navi; una è una mercantile ed è classificabile come una mappa a sé, ed appare come un tiro al dado.
Senza dimenticare la Stazione di Terraformazione, dove praticamente sembra esista solo lei come mappa.

Oltre ai contratti, il nostro Need principale è uno soltanto: il Loot.

Come il già tanto citato Tarkov anche qui si andrà a gestire il nostro PG senza tener conto dello SCAV, ossia il personaggio secondario di Tarkov, il rifugio e le varie abilità - anche se quest'ultime su Tarkov non sono realmente gestibili - ma solamente il nostro inventario e la nostra navicella. Basilare, almeno per ora.
Ma a differenza di Tarkov, che si tratta di un FPS che piace a tutti ma adatto a pochi, Marauders è più permissivo e meno pesante di Tarkov (sì, anche di ottimizzazione).
Niente Simulatore di ferite, quindi.

Oserei dire, che Marauders fonde sia Tarkov che Sea of Thieves da una parte, perché qui abbiamo la possibilità di guidare la nostra nave e muovere battaglia contro altri giocatori e di abbordarli: una combinazione particolare e che può funzionare, se più approfondita.

Per esperienza personale, diversamente da Tarkov è molto più spinto sull'essere aggressivi, perché va bene essere tattici e un po' più in guardia, ma l'aggressività ripaga molto di più che stare ad aspettare il giocatore avversario che faccia la sua mossa.
Tuttavia il gioco soffre di problemi di bilanciamenti di varia natura e non solo.
Ad esempio capita spesso che un giocatore armato con una semplice 9 mm può farti fuori con 3 proiettili ridendoci pure sopra la tua armatura di livello 11.
O sparare a bruciapelo col proprio SVT sulla guancia di un giocatore, che ha un'elmo di livello 7, ma questo è tutt'altro che trapassato e ti ricambia pure con una bella pallottola... Ed è qui che si pensa ai cheaters o altri individui di questa categoria, dimenticando se la colpa è delle armature o delle hitbox degne del primo Gears of War.

Poi è veramente impossibile che, se devi fare un contratto o una missione, le varie ubicazioni a cui ti devi recare - se hai sempre Fortuna - ti escano 2 volte quelle che hai bisogno e 60 quelle che non ti servono.
Cioè, almeno su questo Tarkov è più permissivo di Marauders, visto che puoi scegliere le varie destinazioni, specie se hai degli obiettivi da completare.

Mi auguro veramente che i primi raid non siano solo dei fuochi di paglia, perché i margini di miglioramenti e di aggiunte sono veramente ampi e spero che il gioco non faccia una brutta fine.

Ah, dimenticavo una cosa: pure qui abbiamo un sistema di ricompense che funziona come il Pass battaglia di Fortnite (ovviamente gratuito, ma il concetto è quello), che su Marauders possiamo considerarla come la vera "campagna", visto i vari testi delle missioni.
Quindi non inabissativi tanto con le sfide, sennò a Natale non farete soltanto rutti in chiesa.

Sia maledetto quel bastardello che ha creato quella diavoleria del Pass battaglia.
Opublikowana: 22 listopada 2022. Ostatnio edytowane: 30 stycznia 2024.
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7.3 godz. łącznie
"Hai presente le battute sui serial killer? Mi ammazzano."

I videogiochi a gestione del tempo, o time management, sono sicuramente dei bei passatempi tranquilli e con una non poca richiesta di concentrazione.
Per Hildred e Percival, i tuoi protagonisti, il loro passatempo è.. dare particolare attenzione ai propri clienti: entra pure nella nostra attività, fatti prendere le misure dal sarto, assaggia le nostre pietanze e Contribuisci tu stesso alla Crescita della nostra impresa di famiglia!

Il nostro scopo è far funzionare una sorta di catena che inizia proprio dal cliente, ossia uccidendolo, gettando il corpo in cucina e infine prepararlo.
I personaggi che entrano in gioco è la nostra coppia gotica ove, noi giocatori, cercheremo di coordinarli come meglio è possibile.
Percival sarà il nostro sarto che venderà i vari vestiti rielaborati e rifiniti dalle sue vittime, ma il suo ruolo fondamentale sta nel fatto che è colui che rappresenta l'inizio di questa catena.
Hildred essendo la cuoca, invece, sarà l'intermezzo e la fine di questa catena, sebbene non gli mancherà un assistente da poterle agevolare il grosso del lavoro (Percival, macché sessista!)
Sempre Hildred avrà il compito via via di creare ricette sempre più articolate, con più costo nel consumo delle risorse ma con maggior guadagno.
Col continuo profitto non mancheranno i vari sviluppi e potenziamenti che potremmo assegnare ad ognuno dei nostri macchinari, miglioramento estetico della location interna (che influenzerà in modo positivo l'attesa dei nostri clienti) e, perché no, anche qualche cosmetico per i nostri Bonnie e Clyde ristoratori.
Percival poi sarà anche in grado di gestire una piccola serra in soffitta, che darà la possibilità di una propria indipendenza con le varie risorse richieste in cucina.
Lascio a voi chi sarà il concime di questi ingredienti.

Essendo un titolo sviluppato da un piccolo team italiano, il quale ho scoperto dopo averlo finito, il gioco in questione si vede che potrebbe dare ancora qualcosa.. Anzi, oserei dire "Molto".
Infatti l'intero gioco si concentra solo in un edificio, dove l'atmosfera alla Bram Stoker si sente veramente ed è ben ispirata.
Inoltre il finale lascia un po' il tempo che trova, visto che poi non avremo in alcun modo di vedere o immaginare che cosa ci sarà dopo.

L'ho adorato nel suo piccolo e spero che crescerà ancora.
Il titolo poi lo vedo come un'aspra critica a quell'odioso politically correct che ormai affligge la società odierna, e dimostra che un buon piatto può nascondere un qualcosa di terribile.

Compratelo, tanto son 4 euro, altrimenti vi farò assaggiare vostra madre.
Opublikowana: 11 maja 2022. Ostatnio edytowane: 11 maja 2022.
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61.5 godz. łącznie (50.9 godz. w momencie publikacji recenzji)
Tutto marketing.
Opublikowana: 13 marca 2022.
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94.8 godz. łącznie
Recenzja wczesnego dostępu
" Lo so io, fui appeso
al tronco sferzato dal vento
per nove intere notti,
ferito di lancia
e consegnato a Óðinn,
io stesso a me stesso,
su quell'albero
che nessuno sa
dove dalle radici s'innalzi. "
Opublikowana: 24 listopada 2021.
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12.9 godz. łącznie
"La famiglia rimane per sempre."

Partiamo dal presupposto che il launcher di questo remake.. fa pena!
Da solo riesce a portarti il gioco a bellissimi 5 fps e a 10 solo nel menu principale, dandoti interrogativi enormi e preoccupazioni per il tuo sistema di gioco.
Per risolvere questo problema: basta solo avviare il titolo dalla sua cartella principale, rimuovere l'avvio automatico del launcher nelle impostazioni in game e fila tutto liscio come l'olio.. o forse no.

Sono passati molti anni da quando il primo Mafia venne messo sul mercato, sebbene in quel periodo in Italia qualcuno protestò per il rilascio di questo gioco, per motivi ovvi.
La storia è pressoché identica al titolo originale, ma con qualche piccola modifica che potrebbe far storcere il naso a chi è cresciuto col capostipite di questa serie: i personaggi principali, in primis, sono molto diversi da come eravamo abituati e viene aggiunta qualche nota (vaga) su quelli secondari.
Inoltre vengono ampliati alcuni approfondimenti su alcune missioni, senza però fare ombra su ciò che la Lost Heavens del passato ci raccontò.
Anzi, è proprio la storia originale che fa ombra a questo remake.
I nostri comprimari, Paulie e Sam, non tengono più quella loro caratteristica che li rese temibili, maturi e soprattutto con la loro ambizione oscura: sono dei ragazzi molto pericolosi e dall'aspetto piuttosto giovane rispetto gli uomini adulti che erano un tempo.
Pure il nostro protagonista Thomas viene messo in ombra dallo stesso Thomas Angelo della Lost Heavens di tanti anni fa.
E il messaggio che vuole trasmettere riguardo alla famiglia, mi dispiace caro Thomas del remake, non fa una piega.
Proteggi ciò che ami, ma quello che ami ti odia o ti rovina.
La famiglia durerà per sempre fino a quando non riceverai gli schiaffoni più pesanti della tua vita.
Thomas Angelo, quello vero, sapeva bene ste cose, e non faceva discorsi leggermente impregnati da quel senso di buonismo.

Ma il vero amaro arriva proprio qui, ossia nel lato gameplay: davvero abbiamo livelli di shooting e di fisica così osceni, ancora in questi anni?
Per il grosso del tempo non mi sembrava di stare su una vecchia automobile, bensì su una slitta.
La difficoltà classica aumenta il senso di sfida? Neanche per idea.
Sparatorie banalissime: la polizia appena ti perde di vista torna a fare subito le sue passeggiatine, ritornando a fischiettare come se nulla fosse.
Per non restare a dilungarmi troppo su una lista lunga di cose che ti fanno passare la voglia di immergerti in questa atmosfera - sprecata -, visto che non ci sta molto da fare, se non raccogliere i soliti collezionabili o cercare qualche auto nascosta senza il vecchio buon Bertone.
Probabilmente l'unica cosa che mi ha condizionato in modo positivo (sebbene sia assurda sta cosa, specie in un videogioco di questo tipo) è che stando dentro il tunnel con la radio accesa il segnale tende a perdersi.
Ma a parte questo?

La grafica è molto bella, specie nei dettagli delle automobili, veramente ben fatti.
Trovo giusto che l'occhio faccia la sua parte, con o senza grafica "spaccamascella".
Peccato che con la grafica non si gioca.
Non invito a comprarlo sopra le 10 euro, piuttosto recuperatevi il titolo originale.
Avrà ormai la sua età, certo, ma i suoi tempi d'oro li ha avuti e non era nato già vecchio.. a differenza di questa "Definitive Edition".
Opublikowana: 2 października 2021. Ostatnio edytowane: 19 lutego 2024.
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16.2 godz. łącznie
"Chi vuole troppo rischia di perdere tutto, ma chi vuole poco rischia di non avere nulla."

Probabilmente è una di quelle cose che per Mafia I non invecchierà mai, ossia la cattiva morale di chi detta la "legge" all'infuori della società.
Ma sarebbe più appropriato definirla lo "specchio" rotto della società.
La cattiva morale sta proprio in quei personaggi che cercano di assorbire chiunque si avvicina, anche gente per bene, per dei semplici.. favori e debiti.
La struttura narrativa la fa da padrona insieme ad alcune tracce musicali orecchiabili, senza dimenticare quei piccoli particolari che lasciamo noi nell'ambiente di gioco durante una sparatoria.

Certo, Mafia non è invecchiato bene sotto il lato gameplay, è sempre rimasto quel gioco che nell'ormai lontano 2002 ci ha fatto sputare sangue, specie nella sua macchinosità.
Anche nell'andare a cercare quelle azioni senza indicatori, eccezion per la bussola e la mappa di quando si è alla guida, che contribuivano a proseguire nel gioco faceva parte di questa sua difficoltà.
Alle volte i nostri comprimari ci offrivano degli indizi, sebbene piuttosto marcati ma possibili da attuare, per completare una missione con più facilità.
Per le sparatorie sono ciò che ancora in quegli anni erano le regole per i giochi di azione e sparatutto: puntatore, salute che si ripristina solamente con la raccolta delle cure - che in questo caso nel gioco sono degli armadietti di pronto soccorso -, munizioni contate e una leggera dose di pazienza.
Sì, quello che continua ancora a sorprendermi di Mafia è che buttare un caricatore mezzo pieno equivale a perdere ciò che davvero abbiamo più bisogno, i proiettili.

Sebbene la libertà che offre non è un GTA, nonostante in Mafia ci sia una modalità libera, non lo consiglierei mai ad un giocatore in cerca di spensieratezza; anche perché non tutte le automobili si possono rubare già da subito, se non si prosegue con la storia.

Non è un gioco che va preso come fonte di antistress o svago, ma per essere superato se si accettano gli anni che si porta sul groppone... Anni che però non hanno per niente influenzato il lato narrativo, che è ancora il vero pilastro di questo titolo.

Come disse il buon Thomas Angelo:
"Non è facile come ti insegnano alle elementari. Ma è giusto avere dei solidi valori e rispettarli."
Opublikowana: 15 maja 2021. Ostatnio edytowane: 15 lutego 2024.
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