Se non siete giovanissimi, non lasciatevi ingannare dalle apparenze e dalle premesse apparentemente catastrofiche.

Perché catastrofiche? Diciamola tutta: per un giocatore decisamente adulto, come me, elementi come l'ambientazione scolastica, la ragazzina hipster, timida e dimessa come protagonista e temi - tra gli altri - quali il bullismo e la fotografia (i selfie, oltretutto!) non sono proprio il massimo dell'appeal.

Ebbene, a dispetto di tutto il mio scetticismo e della mia supposta incompatibilità, LIS si è rivelato un titolo di una ricchezza e di una profondità narrativa sorprendenti e dal forte impatto emotivo .

Una storia così ricca e sfaccettata che diventa persino difficile mettere insieme in maniera coerente tutti i pezzi del puzzle di cui si compone: ognuno ha le sue teorie e le chiavi di interpretazione sono diverse.

Una trama ben curata in cui intravedo reminescenze di "Alan Wake", di "Twin Peaks", di "Se mi lasci ti cancello", di "Gone Home" e una spruzzata di "Ai confini della realtà".

La colonna sonora, non invadente e azzeccata, è "Indie Rock".

Tutto ciò si concretizza in una storia interattiva "a scelte", sulla falsariga dei titoli TellTale.

Scelte talvolta apperentemente banali e talvolta drammatiche se non impossibili, che hanno un reale impatto su tutti gli elementi di contorno che si dipanano dalla vicenda principale. Una storia in cui si riesce ad affezionarsi veramente ai personaggi, come personalmente mi era accaduto solo in The Walking Dead e in Mass Effect. Che ti fa venire voglia di rigiocare l'episodio cambiando un paio di decisioni perché non può finire così - non deve finire così.

I miei episodi preferiti sono il terzo e il quarto. Nel quinto c'è una piccola deviazione surrealista che non mi è parsa particolarmente riuscita. Il primo, per quanto bello, è soprattutto un'introduzione: se avete giocato solo quello e siete indecisi, non desistete.

In realtà non è facile per me recensire Life is Strange con obiettività per il semplice motivo che mi è piaciuto talmente tanto da spiazzarmi. Solo dopo parecchi giorni sono riuscito a lasciarmelo alle spalle, a togliermelo dalla testa e a ritrovare la voglia di giocare ad altro, pur sapendo che qualunque sarebbe stata la mia scelta, difficilmente sarebbe stata alla stessa altezza.

Sto forse esagerando considerato che ha una media voto appena sopra l'80?

Forse quell'ottanta è l'effetto della diluizione, dell'esperienza suddivisa in piccoli bocconi episodici, spesso chiusi da un cliffhanger, l'uno a distanza di mesi dall'altro. Di un titolo provato tra le tante distrazioni di una redazione.

Giocato in una tirata unica, con le cuffie, un'episodio a sera (cioè circa 4 ore a botta), l'effetto è stato ben diverso e quell'80 non fa davvero giustizia.

Caldamente consigliato. A dire poco.